Sogni d’oro
“Quanti più strati una città possiede e in quante più matite di colori differenti si graduino i suoi contrasti, più attraente sarà”, scriveva lo scrittore Zweig riferendosi a Rio de Janeiro. Così lo è, e ancora di più, per Vidigal, con la sua bellezza, mista a povertà, mista a grandi sogni e rassegnazione. “Sempre più turisti decidono di pernottare a Vidigal. È un ottimo punto di partenza per visitare la città e poi fa figo poter dire di avere dormito in una favela. Per questo abbiamo ospiti da tutto il mondo”, racconta Hugo Braule, musicista prestato al mondo dell’ospitalità, che offre un posto letto per 10 euro a notte.
Il suo O Jazz o Samba Hostel sarà pure fatiscente, ma si trova nel
cuore di Vidigal, ha piccole stanze con letti a castello, una cucina
comune e una grande terrazza da cui si vede il mare. “Sono passati anche
gli addetti di Booking e hanno voluto inserirmi nel loro sito. Ora si
può prenotare una notte anche on-line. E presto, nella cantina
dell’ostello, aprirò il primo autentico jazz club di Rio de Janeiro”
anticipa orgoglioso Hugo.
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